▌L'anello
delle Calecare |
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• Difficoltà: T (Facile) |
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• Durata complessiva: +/- 2 ore |
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• Dislivello: +/- 150 mt |
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• Sviluppo totale: +/- 3 km |
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Per tutte le emergenze in zone montane, impervie o in grotta chiama il 112-118 oppure il 3486131300 |
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“C’è del magico nel cogliere un sasso dalla Terra, demolirlo col Fuoco, modellarlo con l’Acqua secondo arte e ingegno e riottenerlo solido e tenace come in origine sotto l’influsso dell’Aria: una pratica costruttiva e una filosofia antica quanto l’uomo.” Nel V secolo Avanti Cristo, così scriveva Empedocle, poeta, filosofo e scienziato della Magna Grecia: egli descriveva, per la prima volta, il “ciclo della calce”. In queste poche semplici parole già si percepisce la grandiosità della calce, un prodotto che racchiude tutti i quattro elementi: terra, fuoco, acqua e aria.
I Quattro Momenti
del Ciclo della Calce
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La selezione
del calcare
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La cottura •
Lo
spegnimento •
La
carbonatazione Ca(OH)2 + CO2 -> CaCO3 + H2O Le Calecare, in alcuni casi in cattivo stato di conservazione, sono diffuse in tutto il territorio montano del Comune di Sgurgola. Generalmente sono costruzioni in muratura edificate con la tecnica delle “pietre a secco”, a forma di tronco di cono, simile nell'aspetto ad un pagliaio, alte da 2 a circa 3 metri e con diametro interno da 3 a 5 metri, venivano utilizzate per la produzione di calce “viva” mediante la cottura di sassi calcarei. Appartengono al tipo di forno a “fuoco intermittente”, che prevede, cioè, l'interruzione del funzionamento al termine di ogni ciclo di cottura, per consentirne lo svuotamento ed il carico successivo. Legno e pietra, questi gli ingredienti utili, anzi indispensabili, al funzionamento delle calecare per la produzione della calce. Elementi del territorio, le calecare, testimoni silenziosi delle attività dell'uomo in un passato non lontano ... Escursione breve ma di soddisfazione che permette di osservare due calecare, una parzialmente ostruita dalla terra ed un'altra invece perfettamente conservata. Due sono anche le possibilità escursionistiche a disposizione per poterle apprezzare (vedi mappa). L'itinerario in "rosso" è per tutti, non ci sono difficoltà tecniche particolari, mentre quello in "blu" con alcuni tratti esposti è riservato a chi ha maggior esperienza. Si parte dal parcheggio tra via Favale e Angelo Spaziani ... |
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[ Monti Lepini Orientali ] |