La "grotta" di San Leonardo
 

 

 

 
   
     
 

Difficoltà: EE (Difficile)

 
 

Durata complessiva: +/- 2-3 ore

 
 

Dislivello: +/- 400 mt

 
 

Sviluppo totale: +/- 5 km

 
 
 
 
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Per tutte le emergenze in zone montane, impervie o in grotta chiama il 112-118 oppure il 3486131300

 
 
 
 
 

"A San Leonardo è dedicata una chiesetta situata a considerevole quota, nella nostra montagna, nei pressi di una sorgente di acqua cristallina e freschissima. Tale chiesetta che non ha pretese artistiche, era ed è tuttora mèta estiva di villeggianti, di studenti, di escursionisti. Le sue pareti interne ed esterne sono tappezzate con nomi, con date e scritte entusiastiche, celebranti l’amenità del luogo, lo stupendo panorama che vi si può ammirare. Con ciò s’intende lasciare un ricordo personale della visita fatta a quella chiesetta di montagna.

Vi si accede seguendo uno scomodo e tortuoso sentierino da capre, da ogni punto del quale si gode un panorama ampio, impressionante e quanto mai suggestivo, cangiante quasi a ogni passo. In periodi di prolungata siccità estiva, o inusitatamente piovosi, vi si faceva celebrare, per iniziativa popolare, o dello stesso Ciollo, il custode, una messa impetratoria, per ottenere la pioggia, o il sereno, secondo i casi.

Era bello, allora, osservare, dal piano, l’interminabile teoria di persone: donne, uomini, ragazzi che salivano, salivano, arrancando su per i tornanti dell’arduo sentiero scoperto, pur tanto frequentato da pastori, da chi va a legnare e da Gorgane che nella stagione estiva, scendono ogni mattina, a vendere caciotte, ricotte, formaggi e burro. Risalgono, poi, la montagna proprio nelle ore canicolari. Salivano, mentre la minuscola campanula, col suo suono squillante, pareva infondere nuova lena agli scalatori.

... Narra la leggenda popolare che San Leonardo avrebbe fatto penitenza in una grotta di difficile accesso, che da lui ha preso il nome e che si apre nella roccia, a breve distanza, ma al di sopra dell’attuale chiesetta. La popolazione di allora, impressionata e commossa per l’aspra penitenza che egli faceva, l’avrebbe dolcemente costretto più volte a scendere in paese per rifocillarlo e assisterlo. Il Santo avrebbe raramente e con molta riluttanza ceduto alle amorose pressioni che, peraltro, avrebbe, poi, eluso, di volta in volta, al primo destro favorevole, per tornarsene alla grotta ... "
(Cfr. op.cit.)

Quanto riportato da Menotti Morgia, nel libro Usi e costumi della vecchia Sgurgola, trova effettivamente riscontro, almeno in parte, nella realtà ...

Poco al di sopra della restaurata chiesetta di San Leonardo tramite un "difficile accesso" (esposto, da fare con cautela!) si arriva alla base di un evidente muro, in pietra a secco, che funge da supporto al ripiano sovrastante ossia il pavimento della "grotta".

La grotta quindi esiste!

Interessante la zona con i resti del muretto, addossato alla parete, forse avente funzione di serbatoio d'acqua che si raccoglieva per stillicidio.

Santo, eremita, brigante o altro non abbiamo elementi per capire chi abbia abitato quella zona e dunque resta il mistero. Però il fascino che emana quest'angolo nascosto dei Lepini, con i segreti che nasconde, è molto intrigante ...
 

 
   
 
 
 
 

 
 

[ Monti Lepini Orientali ]