▌Sentiero
della Valle |
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• Difficoltà: T (Facile) |
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• Durata complessiva: +/- 1,30 ore |
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• Dislivello: +/- 60 mt |
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• Sviluppo totale: +/- 3,5 km |
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Per tutte le emergenze in zone montane, impervie o in grotta chiama il 112-118 oppure il 3486131300 |
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• 08.06.2024 - Inaugurazione del Sentiero della Valle "L'itinerario che state per percorrere vi condurrà a sperimentare la bellezza del bosco. Le sfumature dei colori, il suono dell'acqua, il canto degli uccelli, la storia antichissima delle rocce e quella più recente dell'uomo vi accompagneranno in questo viaggio alla scoperta della Natura più prossima, dove benessere, emozioni e un pò di avventura si fondono lungo il "Sentiero della Valle". Pronti a iniziare? Buon cammino! Il suolo su cui camminerete è caratterizzato dalla presenza e dall'alternarsi di rocce, di terre rosse e argillose e da un livello più superficiale composto dal preziosissimo humus, lo strato formato dal complesso di sostanze organiche elaborate, che dona vita e nutrimento al bosco. Un libro immaginario che nelle sue pagine racconta la storia della Terra. L’acqua che vedrete scorrere e che vi rinfrescherà precipita inizialmente sottoforma di pioggia e neve sulle cime, le dorsali e i pianori delle nostre montagne, i Monti Lepini. Ha così inizio il viaggio di ogni goccia d'acqua al loro interno, attraverso le fessure, nei cunicoli, nelle immense cavità generate dalla sua azione chimico-erosiva, quell'insieme di tutti i fenomeni geologici chiamato carsismo. L'acqua, quindi, che in grande quantità si raccoglie nel massiccio calcareo carbonatico dei Lepini, quando il suo fluire sotterraneo viene interrotto dalla presenza di stratificazioni impermeabili fuoriesce all'esterno e genera sorgenti più o meno copiose, soprattutto alle pendici dei rilievi. Un reticolo di fonti, piccoli corsi d'acqua e pantani, che fin dall’antichità hanno caratterizzato il paesaggio agricolo e storico del nostro territorio; una preziosissima risorsa per le comunità umane, che qui si sono succedute nei millenni. Ad incuriosirvi, però, anche la presenza di blocchi e stratificazioni di rocce tufacee dal colore grigio, che testimoniano un antica attività vulcanica, concentrata in piccoli centri eruttivi e presente nella Valle Latina nel Pleistocene (0,5 Ma - 40.000 anni fa) . La fresca aria, la rigenerante ombra, i meravigliosi colori autunnali e quelli delle fioriture derivano dalla presenza di tante specie vegetali, alcune strettamente legate all'utilizzo dell'uomo: Castagni (Castanea sativa), Querce (Quercus spp.), Noccioli (Corylus avellana), Carpini (Carpinus spp.), Aceri (Acer spp.) e Acacie (Robinia pseudoacacia) contornano il sentiero tra Ciclamini (Cyclamen spp.), cespugli di Pungitopo (Ruscus aculeatus) e altri arbusti, felci, soffici tappeti di muschio e preziosi licheni che ricoprono rocce e tronchi. Gli alberi deperiti sono poi colonizzati da importantissimi funghi, insetti e altri invertebrati preposti alla loro decomposizione, all'attivazione e al mantenimento del fondamentale Ciclo della Vita. Durante il cammino ascolterete il canto dei numerosi uccelli che popolano il bosco: il Merlo (Turdus merula), la Ghiandaia (Garrulus glandarius) e udirete il tambureggiare delle diverse specie di Picchio sui tronchi degli alberi. Inoltre, la presenza di resti di predazioni composti da penne, piume, ossa, borre, (il rigurgito delle parti indigeste) vi aiuteranno a scoprire come la selva ospiti il Gufo (Asio otus), la Civetta (Athene noctua), l'Assiolo (Otus scops) e altri uccelli rapaci diurni che, in silenzio, velocissimi la utilizzano per le loro cacce. Non è difficile, infine, trovare tracce e impronte degli altri animali che popolano questo ambiente naturale: gli aculei persi dall'Istrice (Hystrix cristata), il terreno rovistato dal Cinghiale (Sus scrofa) alla ricerca di cibo, i semi e i gusci rosicchiati dallo Scoiattolo (Sciurus vulgaris) e altri piccoli roditori e gli escrementi della Volpe (Vulpes vulpes), della Faina (Martes foina) o del Tasso (Meles meles), lasciati lungo il sentiero e in punti idonei a marcare il territorio con il loro odore, testimoniano una presenza costante e un'intensa vita, soprattutto notturna. Uno sguardo più attento vi permetterà di osservare nei piccoli corsi d'acqua e nelle pozze vicine alle sorgenti il Rospo (Bufo bufo), la Rana verde (Pelophylax esculentus) e, soprattutto, una grande quantità di girini in metamorfosi, in compagnia di insetti acquatici, tra i quali i veloci Geridi (Gerridae), che si muovono pattinando sulla superfice dell’acqua. Nei tratti del percorso più soleggiati vi accompagnano i repentini movimenti delle Lucertole (Lacertilia) e il furtivo frusciare tra la vegetazione di altri rettili." (Info tratte dal pannello informativo) |
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[ Monti Lepini Orientali ] |