L'AVLO (Alta Via dei monti
Lepini Orientali) è una lunga cavalcata da Sgurgola a Patrica
(o al contrario) che,
restando quasi sempre in cresta, percorre il gruppo toccando le cime più alte
dei Lepini orientali.
Per
comodità la traversata è divisa in 2 giorni, con base alla piana di
Santa Serena (acqua).
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Arrivati a Sgurgola e
parcheggiata l'auto sulla provinciale Monti Lepini, all'altezza di
via Favale, nei pressi della tabella informativa (coordinate: UTM
33T 345372-4614649, WGS84), si segue la stradina che rapidamente
inizia a salire e dopo alcuni tornanti raggiunge un bivio.
Proseguendo in piano si va in direzione della Fonte dell'Acero
(una possibile variante),
mentre a sinistra si sale verso la chiesetta di San Leonardo. Il
sentiero si inerpica, si restringe e seguendo un percorso a zig-zag
risale una zona scoperta e panoramica fino ad arrivare alla Fonte
San Leonardo.
Con una
breve deviazione è possibile visitare la chiesetta del
XIII secolo.
Dalla fonte si continua sulla destra,
in leggera salita per un breve tratto, si supera il bivio per la
Fonte dell'Acero (+/- 740 mt) ed al bivio successivo si prende a
sinistra (indicazioni per il rifugio, madonnina). Si prosegue in
salita, traversando, fino a raggiungere una zona aperta sulla cresta
del monte. Superata la deviazione che, a destra, scende verso Valle
Forana, si continua in cresta e dopo meno di un km si arriva, in
leggera discesa, al rifugio Santa Maria (+/- 935 mt).
Dal rifugio il sentiero risale nel
bosco per poi traversare a sinistra, in zona scoperta, nei pressi
della deviazione per la Madonnina (punto panoramico). Si continua
per Monte Filaro (1230 mt), rientrando per un breve tratto nel bosco per poi riuscire allo scoperto, in uno dei tratti più
ripidi dell'intero percorso fino a raggiungere la cima. Seguendo
l'ampio crinale si scende leggermente, in direzione dei ruderi della casetta
Martorelli, ad incrociare i resti dell'antica
carrareccia realizzata
dall'imprenditore a fine '800 per il trasporto della legna.
La si segue per circa un km e quando
questa fa un zig-zag, la si abbandona per continuare verso sinistra,
su tracce di sentiero, in direzione di Monte Ermo (1335 mt). La
carrareccia, in realtà,
continua fino alla piana del Lontro ... ma il panorama non sarebbe
lo stesso!
Poco prima di Monte Ermo si incontra, evento raro data la natura
carsica del terreno, un piccolo specchio d'acqua. Proseguendo in
cresta, su terreno accidentato, si raggiunge prima la cima di Sprone
Maraoni (1328 mt) e poi, non lontano, la sua croce.
Nelle giornate nitide lo spettacolo è notevole.
Dalla croce si scende ad attraversare il piccolo villaggio pastorale
della piana del Lontro. Si riprende quindi la
carrareccia, adesso più
evidente, e la si segue nel bosco fino ad arrivare nei pressi di la
Guardiola (1290 mt) dove si abbandona, infatti la
carrareccia
poco
prima della cima scende a sinistra.
Il panorama cambia: in basso si vede Supino e si mette in bella
mostra Monte Gemma, la cresta est che scende verso Punta la
Torricella e, più lontano, Monte Cacume.
Il sentiero, con rari segni di vernice, prosegue sul limite del
bosco sempre in posizione panoramica fino a raggiungere il crestone
sud-est di Monte Semprevina (1430 mt) con panoramica veduta su Monte
Malaina (1480 mt) ed in lontananza la cima più alta dei Lepini:
Monte Semprevisa (1536 mt).
Da quì è possibile decidere se
raggiungere Monte Malaina oppure scendere a Santa Serena (fonte,
1080 mt).
E' tempo comunque di raccogliere la legna, piantare le tende e
pregustare la cena accanto al fuoco con gli amici ... il primo
giorno è andato!
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